Tag / Port-a-cath

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  • Aggeggi cinesi, medici, ER

    Il 12 dicembre 2017 scendo al reparto di chirurgia in day hospital dell’IFO, dove impiantano i port-a-cath. Un gentile infermiere mi mostra come è fatto il port e mi spiega come funziona, firmo i fogli ed entro in sala operatoria. Mi tolgono gli occhiali (e quindi a quel punto mi si annebbia tutta la visuale). Da questo momento sparisco come essere umano per una quarantina di minuti, forse meno. E resto solo come corpo. Il chirurgo, che non cito perché non so chi fosse, inizia il suo lavoro praticamente senza rivolgermi la parola, parlando con l’infermiere, Cristiano, poi rivelatosi molto gentile, una volta finita l’operazione.…

  • Inizia la chemio

    Il colloquio con il dottor Michele Milella segna l’inizio della cura. Seguendo le indicazioni di Verona, mia cugina immunologa lo ha contattato e con il mio compagno e lei, ci rechiamo all’IFO a incontrarlo. Mi fa parecchie domande e, una volta scoperto che mia madre ha la mutazione genetica, mi propone di autorizzare un prelievo di sangue per verificare se anche io sono portatrice di mutazione Brca2. A spese di una società farmaceutica che sta sperimentando un farmaco. Esco dall’incontro piuttosto serena. Milella mi sembra infatti una persona competente, gentile, concreta e attenta. Imparerò nei mesi a conoscerlo meglio, ma quel che apprezzo di più…